In questo primo capitolo della sezione Poker vi presento una tipica situazione in cui si è molto tentati dal callare un all in, mentre a mio avviso (e non solo) alla lunga la mossa appaia sconveniente.
Credo si tratti di uno degli esempi migliori per sottolineare come nel poker il MOMENTO nel quale bisogna agire sia determinante per quella che sarà la propria scelta finale.
E' un caso molto semplice che si è verificato in uno dei miei recenti sit&go.
mano JJ
posizione BB (big blind)
bui 15/30
stack 1000
6 giocatori su 9 rimasti al tavolo
Dopo aver perso una brutta mano al primo livello mi ritrovo dunque con circa 33 bui e con JJ da grande buio.
Un avversario con circa il mio stesso stack (qualche chip in più) manda all in diretto preflop da cutoff.
Cosa fare?
Credo che i più chiamerebbero l'all in, pensando a buone possibilità di vincere la mano e raddoppiare il proprio stack.
Ma la mia scelta è stata per un "facile" FOLD dettato dal seguente ragionamento:
1) Non ho informazioni sul mio avversario. Certo potrebbe aver bluffato con una "manaccia" o aver mandato tutto con un A debole, ma NON posso affidarmi soltanto alle sensazioni. Quindi ha senso pensare anche a coppie più alte (AA, KK, QQ) che mi farebbero partire, nel caso di uno showdown, da sotto un treno.
Ma come ho "escluso" mani su cui sarei stato in forte vantaggio, provo ad "escludere" mani che mi avrebbero dominato come le coppie appena citate (contro di esse sarei partito sotto al 20%).
Quindi probabilmente nella migliore della ipotesi (sempre volendo essere ottimisti sul livello dell'avversario) mi sarei giocato un coinflip (lancio della monetina) con una delle seguenti mani:
AK, AQ, KQ
2) il mio scopo non è vincere una singola mano ma vincere il sit
3) Ho 33 grandi bui, NON sono affatto corto, ci sono già stati 3 player out...dunque penso se ha senso lanciare la monetina in un momento del torneo in cui:
- non ne ho assoluto bisogno
- se va male il mio sit finisce senza appello
La mia risposta è stata NO!
La possibilità di perdere tutto in quel preciso MOMENTO, in quel preciso CONTESTO farebbe più male di quanto farebbe bene un eventuale double up.
E aggiungo che probabilmente avrei fatto lo stesso con QQ.
Voi cosa dite? Siete d'accordo?
Mai innamorarsi delle carte ma valutare sempre le reali possibilità di vincita o perdita, dopo aver ben studiato le percentuali ovviamente!
Nell'immagine l'esempio di scontro tra AK e JJ con le percentuali (57 e 43) tipiche del coinflip.
Stesse percentuali chiaramente per AQ vs JJ e KQ vs JJ.
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Sono d'accordo sul ragionamento generale sulla situazione al tavolo e tutto ma chiamerei.
RispondiEliminaSe va male è un coinflip, se va malissimo era segnata (AA-KK e basta..).. ma stai giocando su tavoli con italiani (scarsi..) e buy-in bassi.. vanno all-in con A-qualsiasi cosa o anche con QK etc.. Inoltre uno da quella posizione può rappresentare un bluff, perchè attacca il grande buio. AK da big blind chiama..
Difficile opporsi al tuo ragionamento Davide...diciamo che chiamare o foldare è un po' la stessa cosa qui...;)
RispondiEliminabreendi brendic I've linking your site on my blog ;)
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